PAOLA MASTROCOLA, La passione ribelle,Laterza 2015

Di quale passione parla l’autrice? Chi sono i ribelli protagonisti del libro? Quale messaggio rivolge oggi al lettore a alla docente e scrittrice?Quali riflessioni propone ai genitori e agli insegnanti (soprattutto) e studenti?

Un libro La passione ribelle che ha l’andamento di un romanzo, ma è in sostanza un lungo e profondo saggio per rispondere, attraverso molteplici prove, alla domanda più importante:Perchè lo studio è scomparso dalla nostra vita? Chi sono i responsabili? Eh sai, perchè secondo l’autrice, non è solo di una persona la colpa…? Un po’ di tutti, anche della scuola, che dovrebbe essere il luogo in cui, più di ogni altro, lo studio è accolto e praticato…

“Sembra, in generale, che si studi moltissimo e che si tenga in granLa passione ribelle considerazione lo studio, oggi. Ne affermiamo da ogni parte il valore, e con grande convinzione; ci battiamo perchè cresca la percentuale dei diplomati e dei laureati, per migliorare i risultati di test internazionali, per rinnovare il sistema d’istruzione; ci occupiamo di scegliere la scuola migliore per i nostri figli, andiamo a parlare con gli insegnanti […] , frequentiamo saloni dei libri, festival della letteratura, della filosofia, del diritto, della democrazia, e conferenze, mostre, d’arte, d’antiquariato, d’artigianato, di fotografia. Se ci chiedono un’opinione siamo tutti d’accordo: la cultura è importante, bisogna leggere e studiare, sempre di più. Forse è solo un gran parlare e andare. Solo parole, solo scena. Secondo me, “nessuno” più studia. Nessuno ha più l’intenzione, nè voglia di farlo, nessuno lo ritiene ancora utile a qualcosa, nè tra i giovani nè tra noi adulti. Sento di dover portare delle prove a questo punto. Ne ho trovate sei[…].”

La narrazione risulta piacevole, ironica e a tratti appassionante, ma, per chi conosce Mastrocola e le sue idee, senza colpi di scena : vince la cultura, sempre, sopra ogni altra necessità…

Giuliana Coletta