ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
- Presentazione. Alunni con Bisogni Educativi Speciali : chi sono?
- Indicazioni operative
- Vademecum Inclusione scolastica
NORMATIVA GENERALE
- Direttiva del 27 dicembre 2012
- Presentazione. Circolare n. 8 del 2013A sui Bisogni Educativi Speciali (BES)
- Accordo di programma
DISABILITA’
NORMATIVA
- Legge 104/92
- Decreto legislativo 66/2017
- Decreto legislativo 96/2019
- Linee guida 2009
MODULISTICA AGGIORNATA 2021
- Piano Educativo Individualizzato (PEI) primaria e secondaria di primo grado
- Linee guida per la compilazione del nuovo PEI
DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (DSA), DISTURBO E DEFICIT DELL’ATTENZIONE E IPERATTIVITA’ (DDAI), SVANTAGGIO
NORMATIVA
- Legge 170/2010 sui DSA
- Quaderno operativo Ufficio Scolastico Regionale: identificazione precoce dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)
- Presentazione. Protocollo di intesa
- Sintesi protocollo Scuola Primaria
- Allegati: A2 – A3 – A5 – A7
- Decreto Ministeriale 12 luglio 2011 per i Disturbi Specifici Appr. (DSA)
- Circolare Ministeriale n. 4089 del 2010 sui DDAI
MODULISTICA AGGIORNATA A.S. 2022/2023
ALTRO
- Dislessia: guida agli ausili informatici
- Disturbi Specifici dell’Apprendimento e Normativa – dr. T. Rivetti
- Vademecum Dislessia
GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE
Obiettivo Integrazione: la nostra pubblicazione
Gli obiettivi del lavoro qui presentato si collocano su due piani. Ad un primo livello si è cercato di fornire agli insegnanti indicazioni sugli strumenti valutativi e didattico-educativi che, in riferimento alla normativa vigente, fanno parte delle prassi abituali per il recupero e il sostegno dei bambini in difficoltà, certificati dalle diverse strutture terapeutico-riabilitative del territorio. In secondo luogo, si è cercato di porre enfasi sulla natura sociale del processo di conoscenza essa viene considerata come il risultato delle interazioni di gruppi di persone che costruiscono insieme modi comuni di pensare, di identificare e di definire i problemi, di esprimersi usando linguaggi appropriati, di mettere a punto procedure e metodi più efficaci per raggiungere degli obiettivi comuni.
Insegnanti, operatori socio-sanitari e famiglie condividono infatti la responsabilità educativa della costruzione e della acquisizione delle conoscenze da parte di un alunno che richiede competenze diversificate. E su questo sfondo comune l’insegnante di sostegno inserisce, integra il proprio intervento attivando quella circolarità di comunicazione, intesa come condivisione di idee e di linguaggi, necessaria alla creazione di un contesto adeguato alla variabilità delle esigenze educative.
Questo lavoro costituisce il primo passo per cercare di superare la discrasia fra le diverse competenze che devono invece cooperare al fine di recuperare le risorse per una vera integrazione.