Cari Genitori…magical-book-14617176

Primo giorno di scuola. I ragazzi affollano il cortile gia dal primo mattino. Entrano incerti, cercando con lo sguardo un segno familiare, un volto amico. Si riuniscono subito in gruppi, per non sentirsi soli, per reagire ad un senso di smarrimento che sempre accompagna gli inizi, le novità.

Alcuni si guardano intorno spaesati, attendono un cenno, forse il suono della campanella, a sciogliere la tensione. Non lo dicono ancora apertamente, ma le attese si leggono nei loro volti: attese di ascolto, di comprensione, di accompagnamento, di fiducia; ma anche la speranza di essere accolti, dai docenti e dai compagni, per quello che si è, come persone uniche, speciali. E paure? Tante, anche quelle: di non farcela, di non essere all’altezza, di essere troppo diversi dagli altri, di essere giudicati, di restare soli …

Certo sono preoccupati delle tante discipline da studiare, dei compiti da svolgere, delle richieste degli insegnanti, ma prima ancora presentano domande e attese che hanno bisogno di risposte, richieste di aiuto che necessitano di ascolto.Nei loro zaini si trovano mescolati gli strumenti e l’attrezzatura della scuola con pezzi della loro vita, dei loro affetti, dei loro legami.

Sapremo parlare non solo alla loro testa, ma anche ai loro cuori? Saremo capaci di andare oltre i libri, fino ad incontrare la loro esperienza? Sapr la scuola creare quel contesto di comunita e amicizia, di fiducia e ascolto, che rende più? utili, efficaci e piacevoli gli apprendimenti?

Finalmente suona la campanella, le domande si fanno tumultuose, come un battito, nel cuore di alunni e insegnanti, ma basta un sorriso, un saluto, “Buon giorno prof. …! Ciao maestra!”, e tutto diventa facile, possibile, necessario.

Le scuole si popolano finalmente e sentiamo che le novit, attese o temute, di cambiamenti strutturali, organizzativi, tecnologici, sono poca cosa rispetto alla novità di ogni vita che ci viene affidata.

A partire da questo, l’organizzazione, gli insegnamenti, i progetti e le relazioni che si vivono a scuola acquistano il loro vero senso.

BENVENUTI RAGAZZI E BUON ANNO DI SCUOLA!

Il vostro Dirigente Scolastico: Maurizio Sartori